Nvidia e il rischio delle aspettative 

I dati trimestrali di Nvidia, divulgati a fine febbraio, mostrano che le vendite trimestrali saranno di circa 43 miliardi di dollari, leggermente superiori alle stime degli analisti. I margini di profitto lordi invece, saranno più stretti del previsto a causa del lancio di un nuovo design di chip.

Le prospettive contrastanti dell’azienda nascono dalle preoccupazioni per il rallentamento della spesa per la tecnologia AI e il potenziale impatto dei dazi statunitensi, che hanno causato un calo delle azioni.

La questione degli elevati livelli delle aspettative, sugli utili realizzati e realizzabili, riguarda tutto il mercato azionario americano, anche se in particolare sono i cosiddetti “Magnifici 7” a fare più notizia (nel bene e nel male).

Il grafico mostra come il mercato abbia spinto al rialzo le quotazioni dei principali titoli azionari statunitensi. Le aziende che hanno battuto le stime del consenso hanno poi incrementato la salita, ma quelle che hanno riportato utili inferiori alle attese sono state punite più che proporzionalmente.

Il problema delle valutazioni molto elevate della maggior parte dei titoli statunitensi rimane un problema per il mercato azionario. Quando si attendono grandi cose, anche una positività inferiore alle attese può rendere i titoli vulnerabili, visto anche il posizionamento molto elevato sul mercato USA.

La tendenza alla riduzione di esposizione degli hedge fund (Smart money) su un determinato mercato, lo vediamo come un segnale di potenziale rischio di ribasso del mercato azionario. Questo mentre gli investitori privati (Retail) continuano a fare affluire capitale su tali mercati. La prudenza sul mercato statunitense sta divenendo sempre più opportuna.